Ormai anche nella nostra nazione si sta diffondendo sempre più la coltivazione dell’avocado, frutto tropicale originario dell’America Centrale. Famosissima ricetta a base di avocado è la salsa Guacamole. Essendo pianta tropicale predilige un clima caldo, pertanto, la sua coltivazione si addice per lo più all’areale meridionale del nostro paese. Il mercato è in estrema espansione, tanto che attualmente viene considerato il nuovo oro verde, possiamo affermare che si tratta quindi di una coltura da reddito.
Caratteristiche e coltivazione della pianta di Avocado
L’avocado è un albero da frutto che appartiene alla famiglia botanica delle Lauraceae. Tra le varietà troviamo la Hass, Pinkerton, Ettinger, Reed, B.L., Fuerte, ecc.
L’avocado è un albero sempreverde, dalla chioma molto densa e aspetto gradevole. Raggiunge altezze anche superiori ai 20 m. Nella pianta di avocado la fioritura è particolare e determina la produttività della cultivar. I fiori sono di tipo ermafrodito, ossia hanno sia gli organi sessuali maschili che femminili. Malgrado ciò avviene l’autofecondazione, pertanto, anche nell’orto è necessario averne almeno 2 piante, un ottimo abbinamento, ad esempio, è quello tra la varietà Hass , con la varietà Fuerte . I fiori sono piccoli con una colorazione bianca e poco appariscenti. Il frutto è costituito da una drupa con una forma allungata simile a quella di una pera. Al suo interno è contenuto un grosso seme. La polpa ha una colorazione variabile tra il giallo verde e il giallo pallido, mentre la buccia ha un colore verde o violaceo con una superficie liscia oppure ruvida.
Per quanto riguarda le rese, le produzioni ad ettaro di avocado possono variare in base alla varietà e alla produttività del terreno. In media un ettaro produce circa 15 tonnellate di prodotto. Il peso dei singoli avocadi, cambia notevolmente in base alla specie. Si parte dai 250 grammi ai 500 grammi cadauno. Non è consigliabile coltivare l’avocado in aree dove gli inverni sono lunghi e freddi, con gelate continue e temperature che scendono sotto i -5 °C. Le regioni meridionali hanno un clima ideale per la coltivazione dell’avocado. Anche al Sud, comunque, è necessario provvedere alla protezione delle piante dal gelo nei mesi più rigidi.
Per quanto riguarda la posizione nel frutteto, conviene scegliere un luogo soleggiato, ma che sia anche riparato dai forti venti. Il tipo di terreno ideale per la coltivazione dell’avocado è quello sciolto e fresco. E’ importante che abbia un ottimo drenaggio idrico, fondamentale per evitare l’insorgenza di ristagni e quindi malattie dell’apparato radicale. L’avocado ha bisogno di un’assistenza idrica continua durante i mesi caldi. In estate la pianta ha un grande rigoglio vegetativo, ma ha la necessità che il terreno sia sempre ben umido. Nelle altre stagioni dell’anno c’è meno bisogno di irrigazione (ciò, com’è ovvio, dipenderà dal volume delle precipitazioni).
La potatura di allevamento nei primi anni è fondamentale. Una volta che la pianta di Avocado è cresciuta, infatti, sarà difficile intervenire. L’obiettivo di questo tipo di potatura è quello di favorire la formazione di un unico tronco principale e alcune branche principali, grazie al mantenimento di gemme laterali. Se la pianta presa in vivaio non è già impostata, la potatura si effettua dopo l’impianto e, per i 2 anni successivi, all’inizio della primavera. Una volta impostata l’impalcatura dell’albero, gli interventi saranno limitati solo a sfoltire la vegetazione. In questa fase basterà limitarsi a rimuovere parti interne secche, danneggiate o che s’incrociano. Il legno dell’avocado è molto sensibile alle ferite dovute ai tagli di potatura, quindi dopo tale intervento sarà fondamentale disinfettare la superficie.
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Patogeni della pianta di Avocado
L’avocado è una pianta molto sensibile alla presenza di un agente patogeno fungino: il Phytophthora cinnamomi. Trattasi di un fungo che attacca le radici delle piante facendole marcire, specie se molto sottili. Il marciume provocato dal patogeno si estende con facilità alla base del fusto, con lesioni brunastre nel legno. Primi sintomi si rilevano sulle foglie che diventano clorotiche e appassiscono; in caso di gravi attacchi, la pianta rischia di morire. Tra i sintomi abbiamo deperimenti, riduzione della dimensione dei frutti, gommosi, marciumi dei frutti e del colletto della pianta. La difesa da questo patogeno è preventiva ed agronomica, ci si basa sulla corretta gestione idrica e sulle lavorazioni del suolo per far arieggiare il terreno. Purtroppo la letteratura a riguardo non è molta.
Curiosità sull’Avocado
Far nascere una nuova piantina partendo da un seme è molto semplice: basta ripulirlo dai residui del frutto, aiutandosi con l’acqua, e seguire passo passo queste istruzioni di coltivazione. Prendete il seme ed infilzatelo con quattro stuzzicadenti, creando una specie di impalcatura per una gonna ottocentesca. Appoggiate il seme in un bicchiere pieno d’acqua, orientando il seme come un uovo, con la parte più sottile in alto. Gli stuzzicadenti, appoggiandosi sui bordi del bicchiere, faranno in modo che il seme non tocchi il fondo. Lo spazio tra il seme e il fondo del bicchiere è importante, perché proprio lì si svilupperanno le prime radici della vostra piantina, che prenderà dall’acqua il nutrimento per svilupparsi.Allo stesso modo, è importante che la sommità del seme (circa metà) resti fuori dall’acqua, perché da lì nascerà il germoglio del piccolo avocado.A questo punto, ponete il bicchiere in un luogo sicuro, illuminato ma non esposto ai raggi diretti del sole, e armatevi di pazienza, perché dovrete aspettare almeno 20-30 giorni per vedere i primi risultati.
Dott. Agronomo Simone Donno
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