Introduzione

Oramai possiamo dire che ci siamo, con l’aumentare delle temperature e l’arrivo della bella stagione iniziano a manifestarsi le prime comparse di afidi, dopo aver visto cosa sono e come combatterli vediamo ora alcuni dei nemici naturali di questi piccoli artropodi. Iniziamo con un focus su quelli che forse sono i più conosciuti, vale a dire le coccinelle, e poi, ne analizzeremo altri meno popolari ma altrettanto importanti.

Coccinelle

Degli insetti belli ed utili nelle coltivazioni, cosa vogliamo di più?

Come anche intuibile dal nome appartengono alla famiglia delle COCCINELLIDAE; Circa il 50% delle specie preda Afidi, il 20% Cocciniglie, il 10% Psillidi, il 10% Acari, il restante 10% include specie fitofaghe o micetofaghe. Sono relativamente resistenti agli insetticidi ma possono subire rilevanti falcidie poiché: la larva appena sgusciata divora il corion potendo avvelenarsi, le larve possono facilmente assumere una dose letale di insetticida per contatto perché molto mobili ed inoltre prima d’impuparsi si portano frequentemente verso l’estremità di foglie e rami (zone più esposte al trattamento). In base al regime dietetico, possiamo distinguere specie:

  • a regime dietetico vario: Synharmonia lincea (Oliv.)
  • prevalentemente afidifaghe: Adalia bipunctata (L.) ; Coccinella septempunctata L. ; Scymnus subvillosus Goeze
  • prevalentemente coccidifaghe come Rodolia cardinalis (MUls.) ed altre.
  • prevalentemente predatrici di Aleurodidi: Clitostethus arcuatus (Rossi)
  • prevalentemente predatrici di Acari • Stethorus punctillum (Weis.)

Dato che parliamo di afidi analizziamo ora Adalia Bipunctata e Coccinella septempunctata.

Il nome deriva dal numero di “puntini” nerastri evidenti sul dorso. Riguardo Adalia, l’adulto lungo 5-6 mm, presenta colorazione dorsale variabile e faccia ventrale completamente nera. Sverna da adulto in aggregazioni di decine o centinaia di individui. Risulta essere una specie polivoltina quindi si riproduce più volte nell’anno. Le larve sono di colore marroncino e macchie nere, con 6 zampe ed un apparato boccale masticatore che gli permette di predare voracemente i nemici. Vengono distribuite in primavera da 2-3 a una decina di larve per pianta alla base del tronco e all’inizio dell’infestazione. Gli adulti hanno colore variabile e come lo stadio larvale sono estremamente ghiotte di afidi. Da notare che temperature inferiori a 20°C limitano fortemente l’attività del Coccinellide. Nella foto a sinistra notiamo gli adulti e le uova, a destra lo stadio larvale.

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La Coccinella Septempunctata, invece, è la classica coccinella che siamo abituati a vedere e molto frequente in ambiente mediterraneo. Sverna da adulto con dimensione di circa 7 mm ed appare all’inizio della primavera, quando sono già presenti colonie di afidi sulle colture. Ogni femmina depone alcune centinaia di uova arancioni (facilmente confuse con quelle di Crisomelidi), deposte in gruppi di 10-30 elementi vicino alle colonie di afidi. Ogni individuo allo stadio larvale riesce a predare fino a 2000-3000 afidi, mentre, l’adulto preda in media 100 afidi al giorno compiendo 1-3 generazioni per anno. Da questi numeri si riesce quindi a capire quanto le coccinelle possano esserci utili nella lotta contro afidi.

Abbiamo analizzato in maniera lievemente approfondita l’azione di questi bellissimi insetti, ma , esse non sono gli unici che ci permettono a lungo termine di creare un equilibrio nel nostro agroecosistema. Qui sotto provvedo ad elencare qualche altra specie in grado di svolgere azione di contenimento contro afidi.

Chrysopidae

È la famiglia più importante dell’ordine includendo specie ampiamente utilizzate nella lotta biologica. Gli adulti presentano corpo delicato di colore verde in varie tonalità. Le uova verdi o biancastre e lungamente peduncolate. Allo stadio larvale Larve presentano forcipe boccale più lungo del capo e fortemente arcuato nella parte distale. In alcune specie gli adulti si nutrono di polline e sostanze zuccherine di vario tipo, in altre predatori di afidi. Riguardo le larve queste sono sempre predatrici a carico di afidi, aleurodidi, cocciniglie, uova e giovani larve di lepidotteri, tisanotteri, acari, ecc. Nella specie Crysoperla Carnea l’attività predatoria viene svolta solo allo stadio di larva, mentre, l’adulto è attivo di notte. La femmina, previo accoppiamento, depone circa 20 uova/giorno. In 15-20 giorni ogni larva divora 200-500 afidi o 70-80 piccole larve di lepidotteri. In ambiente mediterraneo compie 3-4 generazioni per anno ed anche qui come il precedente caso l’insetto è reperibile in commercio.

Lysiphlebus testaceipes

Un altro alleato che appartiene all’ordine degli imenotteri. Sono piccoli insetti specializzati nella parassitizzazione di afidi. Le femmine ovidepongono uova nel corpo dell’ospite ripiegando tipicamente l’apparato preposto in avanti, al disotto del torace e del capo. Le larve sono endofaghe poiché si sviluppano all’interno del corpo dell’ospite e quelle mature si tessono un bozzolo all’interno della spoglia dello stesso o al disotto di essa a seconda della specie. Più uova possono essere deposte nell’ospite, ma una sola larva riesce a svilupparsi.

Un’alternativa alle coccinelle?

Una valida alternativa biologica alle coccinelle, sempre rientrante nell’ambito della lotta integrata, è l’utilizzo di corroboranti. Il corroborante è uno dei prodotti naturali più utilizzati in agricoltura per sostituire gli insetticidi e pesticidi chimici. E’ utile contro insetti e parassiti come gli afidi ma agisce anche contro tripidi, acari, cicaline, cocciniglie e psilla. Il vantaggio nell’utilizzare questi prodotti è che allo stesso tempo non creano danni ad altri insetti utili alle piante come possono essere appunto le coccinelle o le api.
Inoltre il corroborante a sapone molle di potassio è un ottimo alleato per la prevenzione di fumaggini, malattie fungine che possono recare danni alle piante.

Sul nostro sito è possibile acquistare i corroboranti concentrati, ideali per la lotta integrata contro afidi ed altri insetti.

Conclusioni

All’interno di un’azienda di fondamentale interesse sarebbe riuscire a creare un equilibrio preda-predatore, ciò ci consentirebbe di risparmiare sull’acquisto di fitofarmaci, ma , soprattutto ci permette di inquinare meno l’ambiente e dare una grossa mano a chi ogni giorni si batte per la tutela della “nostra” casa.
Ci tengo ancora una volta a sottolineare che i risultati non arrivano dall’oggi al domani, ma , sbattendoci un po’ su come dimostrano anche numerose ricerche scientifiche è possibile centrare l’obiettivo.  

Dott. Agronomo Simone Donno

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