Esistono diverse varietà ed incroci di melograni, essendo un appassionato ne ho assaggiate diverse. Ma mai senza semi.

Ci sono varietà più legnose ed altre meno, ad esempio la Ako, ha un seme molto tenero, mentre la varietà di melograno “dente di Cavallo”, quella più diffusa nei nostri giardini italiani, ha il seme più legnoso.

Un’altra varietà col seme morbido è la Mollar con i diversi ibridi, di origine spagnola, succo dolce, per lo più stucchevole.

Il melograno Mollar ha dei frutti dalla pezzatura media di 250 – 350 gr, sapore dolce ed il frutto si presenta con la scorza tra il giallo e l’arancione, gli arilli rosa intenso e sono piccoli, dal seme tenero e dal succo rosa.

Un bel frutto, peccato che la produttività media sia molto bassa, in condizioni ottimali non supera i 70 frutti per pianta al 6 anno di produzione a differenza della Ako che può raggiungere anche i 230 frutti!

Altra nota dolente per la Mollar è la quantità di polifenoli presenti, il colore del succo rosa indica proprio la bassa concentrazione di antiossidanti, cosa che nella Ako è di gran lunga superiore.

Da qualche anno c’è una nuova varietà israeliana brevettata la “Shiny ®“, simile all’Ako, ma con la particolarità di una dolcezza superiore e cosa veramente interessante una precocità sulle altre varietà di 15-20 giorni.

Pezzatura 250-300gr, arillo dolce dal rosso rubino, precocità, seme tenerissimo. Sarà sicuramente una delle varietà di maggior successo per gli anni a venire per la coltivazione del melograno.

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